Biografia FABIO SAVOLDI
Fabio Savoldi dal 1985 inizia una ricerca artistica informale-materica che lo porta a scoprire svariati materiali e a sperimentare diverse tecniche espressive.
Nel 2000 nascono il ciclo dei Libri e delle Presenze (del 1990) con nuove forme e cromie. Questi cicli di opere hanno come tema la memoria ( rapp. istallazioni) e il rapporto con l’Uomo e la società contemporanea.
Negli anni successivi i lavori avranno come fulcro due temi ancor oggi rappresentati: La Luce e Il Tempo.
Dal 2004 con il ciclo dei Cerini Fabio Savoldi caratterizza il proprio lavoro, con una materia apparentemente semplice come i pastelli a cera, ma estremamente complessa e raffinata come le composizioni che crea. I trucioli dei pastelli a cera sono puro colore, usato nel rappresentare stelle, galassie, buchi neri, ovvero la luce.
Dal 2001 lavora al tema del tempo da cui nascono le fotografie cancellate, opere in cui il tempo si materializza nei trucioli di gomma. Le fotografie si trasformano cancellandole, lasciando all’interno dei trucioli residui, parte della loro immagine. Rappresentazione del tempo che nel suo incessante fluire cambia tutte le cose.
Il rapporto con la materia è evidente in tutte le sue opere; dell’uomo sono presenti soltanto l’intelletto, la sensibilità e la sensualità.
La produzione artistica di Fabio è comprensiva di fotografie, installazioni e dipinti, testimonianza della complessa e ricca attività espressiva dell’artista.
Fabio Savoldi vive in Italia in provincia di Brescia